Falchera viabile


Secondo accesso e viabilità complessiva

Finalmente, dopo oltre 20 anni, sono state individuate le risorse economiche per aprire un secondo accesso stradale al quartiere Falchera da corso Romania.

Con il Piano Città del governo Monti si erano trovati i fondi necessari: 11 milioni di euro per un intervento complessivo di riqualificazione che riguarda la bonifica dei laghetti e la realizzazione di orti urbani, un nuovo insediamento abitativo da quasi 400 alloggi ed un secondo accesso da corso Romania.

I cantieri partono due anni fa, ma quest’anno una cinquantina di abitanti (la Falchera ne conta in tutto 7.000) si dichiara contraria, perché teme l’aumento di traffico che trasformerebbe la via in cui abitano: lo studio viabilistico allegato al progetto ha valutato l’incremento di veicoli dell’ordine di 50 auto all’ora (meno di una al minuto).

Vengono raccolte firme, l’Amministrazione ascolta questi cittadini e decide di elaborare una variante: peccato che da 7 mesi la variante attenda di essere trasmessa per approvazione al Ministero delle infrastrutture. Assessora e consiglieri 5 stelle nel frattempo rassicurano i 50 frontisti che tutto si farà secondo le loro richieste, infischiandosene degli altri cittadini che chiedono di non modificare il progetto originario (in poco tempo sono state raccolte molte più firme delle precedenti per mantenere tale e quale il progetto).

La questione non è quella di ascoltare tutti i cittadini, anche quando questi sono una minoranza. Il problema ancora una volta è l’incapacità di scelta di questa amministrazione, un copione che abbiamo già visto in occasione del finanziamento della linea 2 della metropolitana: si tergiversa e nel frattempo si perdono i finanziamenti.

Ho quindi presentato una mozione (scaricala qui) con la consigliera Canalis, per chiedere di ripensare l’intero sistema di viabilità del quartiere, in modo più organico e complessivo, non limitandosi a riflessioni parziali ed eccessivamente puntuali, rischiando di rallentare i lavori e, peggio ancora, perdere i finanziamenti già stanziati.

La mozione è stata bocciata dalla maggioranza pentastellata.


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