Migranti Ambientali: sempre più numerosi ma senza tutele


Acqua e clima, due temi cruciali

Ho sottoscritto, insieme a  Consiglieri del Movimento 5 stelle e del Pd, una mozione presentata dalla Consigliera Eleonora Artesio che iIl Consiglio Comunale ha approvato, che sollecita il riconoscimento dello status di rifugiato/a ambientale a quei migranti che provengono da zone del mondo “ad alto livello di crisi ambientale e desertificazione”.

L’atto impegna la Sindaca ad inviare all’Anci la richiesta a nome del Consiglio Comunale, indirizzata al Parlamento e al Governo italiano, affinché “siano varate disposizioni che riconoscano forme di protezione internazionale, analoghe allo status di rifugiato e a quello di protezione sussidiaria, per chi proviene da paesi ad alto livello di crisi ecologica”.

Si chiede inoltre che siano fornite, alle Commissioni Territoriali per il Riconoscimento della Protezione Internazionale, opportune indicazioni sull’applicazione ai profughi ambientali delle disposizioni di cui alla Convenzione Internazionale di Ginevra sullo status del rifugiato, in particolare nei casi in cui l’impossibilità o l’incapacità dello Stato di provenienza e/o di transito di intervenire per garantire un ambiente dignitoso configuri una fattispecie di persecuzione.

Viene anche richiesta l’organizzazione di cicli di incontri con esperti sul tema dei cambiamenti climatici e gruppi di lavoro nazionali o internazionali sui cambiamenti climatici e il loro futuro impatto sul pianeta e sui requisiti richiesti ai migranti, in riferimento alle aree di provenienza per il riconoscimento della status di rifugiato ambientale.

Attualmente vi sono 32 conflitti nel mondo per l’accesso all’acqua.

 


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