Novembre-Dicembre 2018


Cari amici,

il dibattito in Consiglio in questo ultimo periodo dell’anno è stato acceso, stimolato soprattutto dalle manifestazioni di piazza che hanno coinvolto la città (quella favorevole alla TAV di sabato 10 novembre e quella contraria di sabato 8 dicembre) e dalle manovre finanziarie proposte da Sindaca ed Assessore Rolando in vista della chiusura di bilancio.

Sulla TAV non mi appassionano confronti sui numeri e su quale delle 2 piazze fosse maggiormente rappresentativa: lo schieramento ha assunto un significato prettamente politico e ideologico, io credo invece che si debba ragionare su dati ed opportunità. Per anni la questione TAV ha occupato le cronache dei giornali in relazione alla protesta dura che quest’opera ha scatenato, sicuramente complice una cattiva comunicazione ed una mancante capacità di affiancare la progettazione con un percorso partecipativo sin dall’inizio. Oggi però questa è diventata per molti la battaglia per eccellenza: le motivazioni che ho sentito contrapporre dai miei colleghi pentastellati in consiglio comunale evocano lo spreco di risorse pubbliche, il malaffare, lo sfruttamento capitalistico.

Per questo bisogna spiegare e confrontarci, rimanendo quanto più possibile su aspetti legati all’analisi tecnica dell’opera, fornendo alla collettività elementi scientifici utili per il confronto politico.

 

Tutto è rimandato all’analisi costi-benefici, che già è partita male: una valutazione di questo tipo, a garanzia della terzietà tecnica, doveva essere affidata con una gara pubblica internazionale. Invece è stato dato l’incarico ad un professore da sempre su posizioni contrarie alla TAV, che si è portato nel gruppo di lavoro colleghi legati al suo studio professionale che la vedono come lui. Sono stato invitato a partecipare come ingegnere a confronti pubblici nei prossimi mesi, lo farò con piacere e vi terrò informati.

Di seguito una breve sintesi dei principali argomenti che mi hanno visto impegnato in Consiglio nel mese di ottobre.

 

I MUTUI DELLA CITTA’

Con l’avvicinarsi del fine anno l’Assessore Rolando ha proposto alcune manovre finalizzate ad aumentare le entrate per raggiungere il pareggio, visto che le poste accertate (come gli oneri di urbanizzazione, la vendita di immobili o le multe) sono inferiori a quelle preventivate a inizio anno. In questo senso sono stati rinegoziati i mutui della città, che ammontano a ben 456 milioni di euro, spalmati su 17 mutui che il Comune ha proposto alle banche di pagare mantenendo invariata la scadenza ma variando le rate: in pratica si paga meno ora, risparmiando 49 milioni di Euro da qui al 2028. Si guadagnano risorse per finanziare spesa corrente e cultura, per aiutare il Regio, e ben venga. Peccato che dal 2029 le rate aumenteranno, e con esse gli interessi sugli anni precedenti. Insomma si recuperano delle somme subito per barcamenarsi, accettando di pagare 52 milioni di maggiori interessi dopo. Non proprio un esempio di buona finanza e di risanamento del debito.

 

CESSIONE QUOTE IREN

 A fine novembre il comune di Torino ha ceduto il 2,5% di Iren: prezzo di vendita 1,85 euro ad azione, quando ad inizio anno la quotazione batteva sui 2,5 euro.

La Sindaca decide di svendere le azioni ora, di fretta e con il titolo ai minimi storici in borsa, perché ci si rende conto che non si riescono a realizzare le entrate preventivate. Probabilmente contava sull’aiuto del governo amico, magari con qualche misura straordinaria che consentisse di pareggiare il bilancio. Questo non solo non è avvenuto, ma proprio l’azione scellerata del governo è riuscita a far crollare le borse, così la vendita fatta di fretta ha causato una minusvalenza di 20 milioni di Euro rispetto ad una vendita che si poteva fare prima.

Il fatto grave é che si conferma l’assenza di una strategia da parte dell’Amministrazione: una cessione a rate, a piccole dosi, per non infastidire la maggioranza dinanzi al sacrificio della cosa pubblica. Con cifre così modeste peraltro si tampona di anno in anno, giusto per pareggiare i bilanci, rinunciando a dividendi cospicui per i prossimi anni. E si rischia di non avere più voce e rappresentanza ad un tavolo dove decide su aspetti fondamentali per la vita della collettività e del territorio: l’energia e il controllo dei sottosistemi energetici, quali dighe e termovalorizzatore, oltre al controllo di Amiat e dei rifiuti.

 

BIBLIOTECHE CIVICHE

 E’ stata approvata a maggioranza una mozione da me presentata sulla necessità di indire nuovi concorsi per le biblioteche civiche torinesi, in modo da assumere nuovi Bibliotecari e valorizzando chi da decenni lavora con passione in queste strutture, senza aver avuto possibilità di progressione della propria posizione lavorativa.

I circa 190 addetti che lavorano nelle 15 biblioteche civiche compresa quella centrale hanno un’età media di 55 anni; inoltre già oggi l’organico non consente aperture continuative in tutte le sedi sia al mattino che al pomeriggio. Nel biennio 2019/20 è previsto il pensionamento di almeno 20 unità, cifra che potrebbe sensibilmente aumentare con l’abolizione della Fornero e l’introduzione della “quota 100”.

Queste considerazioni portano alla necessità di mettere in atto un piano di assunzioni per assicurare un adeguato ricambio di personale e garantire l’apertura di tutte le Biblioteche Civiche di Torino a tempo pieno. Per ribadire l’importanza delle biblioteche civiche per una comunità urbana, riporto una frase del Manifesto Unesco per le biblioteche pubbliche: “La biblioteca pubblica, via di accesso locale alla conoscenza, costituisce una condizione essenziale per l’apprendimento permanente, l’indipendenza nelle decisioni, lo sviluppo culturale dell’individuo e dei gruppi sociali”.

 

PIAZZA BALDISSERA

 La situazione degli ingorghi e del caos scatenato in piazza Baldissera è stata oggetto di accese discussioni in consiglio, a seguito delle quali come consiglieri di minoranza abbiamo presentato la mozioneRevoca dell’incarico all’Assessora alla Viabilitá e ai Trasporti Maria Lapietra”.

La precedente Amministrazione aveva valutato il progetto di un sottopasso della piazza che avrebbe risolto i problemi viabilistici dell’intero quadrante nord; l’assessora ha dichiarato di non essere contraria ai sottopassi, salvo poi affermare che realizzare quello in questione, che sarebbe funzionale tra 10 dieci anni, vorrebbe dire buttare via 35 milioni di euro. La Città punta invece a finanziare il trasporto rapido di massa per disincentivare l’uso dell’auto. Certo, ma ci vuole tempo, e ugualmente bisogna investire risorse importanti.

Talvolta ho l’impressione che questa Giunta ritenga che i cittadini debbano adeguarsi al loro modo di concepire le cose, perché si tratta di un processo che ha lo scopo di educarli. E si arriva a dire  che il tempo passato in coda può servire a riflettere sul non usare la macchina per muoversi. Un amministratore deve farsi carico dei problemi delle persone cercando soluzioni, definendo priorità di intervento e stabilendo azioni correttive temporanee. La Lapietra ha obiettato che i livelli di congestionamento erano imprevedibili, e  ha proposto soluzioni come il coinvolgimento del Politecnico per studiare viabilità alternative. Vedremo… forse valeva la pensa muoversi con un po’ più di anticipo.

 

TRASPORTO DISABILI

Dalla ripresa delle scuole si sono manifestati parecchi problemi del servizio trasporto disabili, affidato dal Comune alla ditta Tundo. Nell’ultimo mese la situazione è diventata intollerabile, con famiglie che quotidianamente non sanno se il pulmino attrezzato passerà a prendere i propri figli, e se passa non hanno certezze sul riaccompagnamento a casa.

Per non parlare delle persone adulte che non possono recarsi a lavorare.

Il trasporto disabili è a servizio di 400 bambini, impiega 47 mezzi operativi su 120 tratte, ma sono qualche migliaia le persone disabili che complessivamente utilizzano il servizio per muoversi.

Per cercare di tamponare il problema, la Città è subentrata al pagamento degli stipendi arretrati, quindi i 138 dipendenti sono stati pagati ma solo per il lavoro svolto fino a luglio 2018, e così pure per i subappaltatori.

Per i mesi successivi ancora nulla, perché la Tundo non fornisce i cedolini con le ore lavorate e le fatture presentate dai subappaltatori.

Il Servizio scade il 31.12 di quest’anno: chiunque avrebbe concentrato risorse ed impegno a pubblicare il nuovo bando, in modo da ripartire con un nuovo operatore più affidabile il più in fretta possibile.

Il bando è stato pubblicato finalmente oggi, 21 dicembre. In ogni caso l’aggiudicazione richiede tempo, per cui se tutto va bene si potrà partire con il nuovo servizio non prima di marzo 2019.

Nel frattempo si cercherà di affidare temporaneamente il trasporto ad altre ditte  iscritte al MEPA (Mercato Elettronico per la Pubblica Amministrazione), ma la probabilità che i disagi rimangano è molto alta.

L’inefficienza aggrava le difficoltà di chi ne ha già per suo conto.

 

IL GOVERNO RITIRI IL DDL 735 “PILLON”

Il Consiglio Comunale ha approvato due Ordini del Giorno che chiedono il ritiro del Disegno di Legge n. 735/2018, cosiddetto “DDL Pillon”, riguardante affido condiviso, mantenimento diretto e garanzia di bigenitorialità. Il primo, che ho sottoscritto, è stato presentato da alcuni consiglieri di minoranza, cui ha fatto seguito un secondo atto presentato dalla maggioranza M5S: meglio abbondare…

Entrambi gli atti sono stati approvati, io li ho votati tutti e 2, e la Città di Torino è stata la prima ad esprimersi contro un Decreto che mina i diritti delle donne e rischia di compromettere la serenità di un minore che sta vivendo una fase delicata della sua vita a seguito della separazione dei genitori.

 

DULCIS IN FUNDO

Con la Commissione Sanità e Servizi Sociali siamo stati in visita alla sede del Banco Alimentare di Torino, una realtà che da anni combatte lo spreco e recupera il cibo ancora buono, ridistribuendolo alle persone indigenti e dandogli di nuovo valore.

Nel 2017 su tutto il territorio piemontese sono state distribuite oltre 90.000 tonnellate di cibo a circa 8.000 strutture caritative convenzionate.

Il lavoro svolto è veramente impressionante ed è basato quasi esclusivamente su volontari. Oltre ad un aiuto diretto per procurare cibo a chi è in difficoltà, è interessante la promozione fatta collaborando con le istituzioni UE e nazionali a favore della lotta allo spreco alimentare.

 

Al solito segnalateci impressioni, suggerimenti e richieste a questi indirizzi:

scrivi@francescotresso.it

listacivica@comune.torino.it

 

Faccio a tutti i migliori auguri di buon Natale e di buon anno, ci risentiamo nel 2019

 

Francesco


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