Febbraio 2019


Cari amici,

il mese di febbraio è stato intenso sotto il profilo politico, con situazioni nazionali che hanno avuto ripercussioni anche nel contesto del Consiglio Comunale.

Intanto le consultazioni elettorali regionali dell’Abruzzo e della Sardegna, dove in entrambi i casi le colazioni di centrodestra si sono affermate con circa il 48% dei consensi, anche se con dei distinguo: la Lega in Abruzzo fa oltre il 27% mentre in Sardegna si ferma all’11% (anche se qui giocano un ruolo importante gli autonomisti del Partito Sardo d’Azione, con il loro 10%).

Il M5S si scioglie (-77% in Sardegna, dove si attesta all’11%), ma è evidente che i voti persi dal movimento di Grillo non vanno verso il centro sinistra, ma più facilmente transitano verso la Lega.

E questo bisogna tenerlo presente anche per le prossime elezioni regionali piemontesi: in assenza di una alternativa chiara, gli elettori scontenti che avevano creduto nel verbo di Grillo vanno verso chi sembra rappresentare una novità sul piano della persona e della comunicazione, non importa se questo incarni pericolose derive populiste e xenofobe.

Oltre che dalle difficoltà elettorali, i consiglieri pentastellati torinesi sono stati messi in crisi dal voto sull’immunità parlamentare in favore di Salvini al Senato per il caso della nave Diciotti, che ha leso uno dei principi su cui il Movimento si è sempre battuto: l’abolizione della casta.

A questo si aggiungano diversi punti di disaccordo con la Sindaca, culminati nell’affaire Pasquaretta, il contestato portavoce di Appendino che, dopo essere stato allontanato dall’incarico cittadino a seguito di diverse situazioni imbarazzanti (ma è il soggetto ad essere di per sé imbarazzante…), è finito a lavorare per la parlamentare grillina Laura Castelli, e facilmente Appendino avrà speso qualche parola per sponsorizzare il suo ex adepto.

E così a Torino l’ala più “movimentista” dei pentastellati ha iniziato a boicottare i lavori del Consiglio, non garantendo la maggioranza: nell’ultima seduta di lunedì scorso, resisi conto che non avevano i numeri, i consiglieri 5stelle han fatto che alzarsi e andarsene a casa, costringendoci ad interrompere i lavori.

Non proprio un alto senso delle Istituzioni, piuttosto un atteggiamento simile al bambino che gioca ai giardinetti e, quando inizia a perdere, prende il pallone e torna a casa interrompendo la partita.

In questo scenario globale, non certo esaltante, è fondamentale continuare ad alimentare la coscienza della responsabilità democratica del paese: le 250 mila persone in piazza sabato a Milano per dire no al razzismo, il Duomo di Torino riempito in occasione del Requiem per i duemila morti nel Mediterraneo, sono segnali che molti Italiani vogliono testimoniare la loro identità democratica, opponendosi ad un populismo che invece alimenta la rabbia dei singoli per trasformarla in chiusura ed ostilità.

Di seguito una breve sintesi dei principali argomenti che mi hanno visto impegnato in Consiglio nel mese di febbraio.

IREN

In un’accesa seduta del Consiglio Comunale sono state approvate le nuove regole con cui verrà amministrata IREN, l’Azienda multiservizi che gestisce energia, acqua, rifiuti.

Grazie ai nuovi patti parasociali, la designazione del management dell’azienda spetta alla città che detiene il maggior peso in termini di partecipazione azionaria, ed oggi Genova e i comuni emiliani raggruppati intorno a Reggio Emilia contano ben di più di Torino, che ha venduto le sue quote in affanno per pareggiare i conti del bilancio l’anno scorso. Si è persa così quella simmetria nella partecipazione della compagine pubblica, che funzionava proprio perché le diverse Comunità si sentivano ugualmente rappresentate in una realtà che gestiva e amministrava le loro risorse territoriali.

Torino diventa il vertice debole del vecchio triangolo industriale, dove Milano ha saputo valorizzare gli investimenti pubblici per ripartire e Genova diventa il fulcro della maggiore multiutility dell’area. Sembra proprio che a questa Amministrazione piaccia la visione di una Torino isolata, reclusa nel nord ovest del Paese, fuori dalla TAV e dalla logistica delle direttrici continentali e oggi anche dagli equilibri di potere che regolano IREN.

Il risultato finale è che usciamo dalla stanza dei bottoni di una fra le maggiori realtà del territorio, che produce utili ed investimenti in un momento di recesso generale, utile volano per l’economia locale. Una politica autolesionista, che con insistenza ripropone la domanda di quale città verrà lasciata a chi raccoglierà il testimone dopo questa Amministrazione.

MISURE LAVORATIVE A FAVORE DEGLI EX DETENUTI

Il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità la mozione “Misure lavorative a favore degli ex detenuti” che ho presentato, sottoscritta da consiglieri della maggioranza e delle minoranze.
Nel rispetto della Costituzione, che prevede per il carcere un compito rieducativo e non solo punitivo, le misure lavorative sono il principale strumento per contrastare la reiterazione del reato. La mozione riconosce un ruolo importante alla Città per coinvolgere le sue Società Partecipate e le aziende del territorio, incentivando possibilità di lavoro estese anche al termine dell’esecuzione della pena, che costituisce il momento più delicato di reinserimento nella società.

TRASPORTO DISABILI

E’ stata approvata all’unanimità una mozione che ho presentato per istituire un Osservatorio di controllo del servizio di trasporto disabili: il servizio riguarda circa 800 cittadini disagiati che quotidianamente utilizzano mezzi attrezzati per recarsi a scuola o al lavoro, oltre ad altri 1.100 che utilizzano un “buono taxi” in sostituzione del mezzo pubblico. Da diversi mesi il Servizio è carente per i noti problemi della ditta aggiudicataria (Tundo): la mozione riconosce la necessità di tutelare più efficacemente gli utenti che già di loro vivono una condizione di disagio, coinvolgendoli in un organismo che controlli il buon funzionamento del Servizio, cerchi di prevenire le criticità e fornisca un’efficiente comunicazione, dotandosi di un regolamento per il suo funzionamento.
È importante che l’Osservatorio diventi al più presto operativo: infatti i nuovi bandi per l’affidamento del Servizio sono andati in buona parte deserti, fatto che costringe a prorogare il contratto all’attuale affidataria.

ATP FINALS

Sono ormai sfumate le possibilità di partecipare all’assegnazione delle ATP Finals, il più importante torneo di tennis professionistico mondiale: Torino è stata selezionata tra le 5 città che potrebbe ospitarlo per 5 anni consecutivi, ma il Governo non ha accordato lo stanziamento per fornire le garanzie economiche richieste dagli organizzatori. Si tratta di circa 15 milioni l’anno, non pochi, ma se si pensa alle ricadute che può portare sulla città sarebbero state un’opportunità da ricercare con ogni sforzo, coinvolgendo il mondo imprenditoriale.Appendino ha gestito personalmente la questione, a mio modo di vedere con modeste capacità di interlocuzione politica e senza fare squadra con tutte le realtà territoriali; si conferma che a questo Governo non importa molto del Piemonte e di Torino, dopo aver perso le olimpiadi anche questa opportunità sfumata non fa bene.

SGOMBERO ASILO OCCUPATO

A metà febbraio abbiamo assistito allo sgombero dell’Asilo occupato di via Alessandria, con conseguenze pesanti per la città: il quartiere Aurora militarizzato, i cortei degli antagonisti che hanno danneggiato bus, strade e muri della città, Appendino duramente attaccata e sotto scorta. A lei la mia solidarietà, la violenza non è mai da giustificare in nessuna sua forma. Sicuramente l’Asilo era una struttura invisa al quartiere,  con cui non si è mai integrato; si è trattato di un’azione delle forze dell’ordine, la Sindaca ne era al corrente in quanto partecipa al Tavolo per la Sicurezza. Ad alcuni degli occupanti è stato contestato il reato di associazione sovversiva, anche se poi il tribunale del riesame, accogliendo un ricorso degli avvocati difensori, ha rigettato l’accusa e gli anarchici sono stati liberati.

La questione ha spaccato la maggioranza 5S: alcuni loro rappresentanti sono da sempre vicini ai centri sociali, ed hanno espresso chiaramente il loro dissenso sui social, anche in risposta alla esternazioni mediatiche di Appendino che ha esaltato la bontà dell’operazione.

Io non amo i toni muscolari, sono fermamente convinto che il rispetto della legalità vada ribadito sempre e con forza, ma queste azioni vanno sempre precedute da tentativi di conciliazione, perché la politica deve essere capace di mediazione. Non sempre la mediazione è sufficiente, è vero, ma il degrado del quartiere Aurora, devastato  da spaccio e incuria, non si risolve liberando un asilo occupato. Vedremo ora quale progetto verrà proposto per il riutilizzo della struttura.

DULCIS IN FUNDO

In questo mese ho partecipato a 2 eventi cittadini che mi hanno lasciato sensazioni positive:

Torino interroga la Costituzione italiana, incontro organizzato dal quotidiano diocesano “La voce e il Tempo” con Giovanni Maria Flick a Palazzo Carignano. Flick, che rispondeva a 6 domande poste da rappresentanti istituzionali della Città, tra cui Chiamparino e Appendino, ha chiarito come la conoscenza della Costituzione sia la strada per tornare ad una Repubblica della partecipazione, non solo dell’appartenenza: io lo leggo come ci sia bisogno di mettersi in gioco per ricostruire un senso di comunità.

e il  Mediterraneo Requiem, il concerto organizzato in Duomo in memoria delle vittime che tentavano di attraversare il mare nostrum. È stata un’esperienza emozionante e suggestiva, come avrà sentito chi di voi ha potuto partecipare.

Il ricavato del concerto, è stato devoluto ad Emergency.

 

Al solito segnalateci impressioni, suggerimenti e richieste a questi indirizzi:

scrivi@francescotresso.it

listacivica@comune.torino.it

 

A presto, vi tengo informati

Francesco


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