Marzo 2019


Cari amici,

il mese di marzo è stato segnato da un crescente inasprirsi delle tensioni in città: lunedì abbiamo dovuto sospendere il Consiglio comunale a causa di una busta con esplosivo recapitata alla Sindaca. Tutto nasce dallo sgombero dell’asilo occupato di  via Alessandria lo scorso febbraio, cui sono seguiti cortei di protesta ed intimidazioni ad Appendino, che è ora sotto scorta.

La tensione alta si è avvertita anche in occasione del duro attacco delle forze dell’ordine ad un gruppo di ciclisti che, come forma di protesta, rallentava il traffico per richiamare l’attenzione su spazi e diritti dei ciclisti. A tutto questo si sono sommati episodi gravissimi che hanno destato indignazione, quali il delitto del povero Stefano Leo ai Murazzi e la violenza sulla ragazza al Valentino.

Insomma, il tema della sicurezza si fa sentire forte in un momento di disorientamento e di mancanza di prospettive per molti: se ci pensiamo è devastante l’ammissione dell’assassino di Stefano Leo, che dichiara di averlo ucciso perché gli sembrava fosse felice.

In questi frangenti è fondamentale che la politica e le istituzioni sappiano esercitare al meglio le loro funzioni, non arretrando sul tema della legalità e allo stesso tempo non esaltando i toni “muscolari”, tanto cari al ns. ministro dell’interno. Nel governo di una città questo si traduce nel ricercare le forme possibili di mediazione, concertandole al Tavolo della Sicurezza dove Appendino siede insieme a Questore e Prefetto.

Sotto il profilo politico, vuol dire rassicurare i cittadini dimostrando che la Città è governata, e su questo punto vedo evidenti difficoltà da parte di Appendino, che fatica ad esercitare carisma anche nei confronti della sua stessa maggioranza.

Di seguito una breve sintesi dei principali argomenti che mi hanno visto impegnato in Consiglio nel mese di marzo.

 

BILANCIO PREVENTIVO

Entro il 31 marzo il Consiglio avrebbe dovuto approvare il bilancio preventivo del 2019, ma di fatto la Giunta lo ha varato solo domenica sera, e siamo ora in amministrazione provvisoria in attesa di discuterlo in Consiglio. Poche le anticipazioni, anche se si parte con un deficit di 60 milioni: il motivo è che Palazzo Chigi scarica su Comuni e Regioni le miserie del bilancio nazionale, e i tagli fatti da questo Governo agli Enti locali sono pesanti.

Di conseguenza il Comune sarà costretto a tagliare pesantemente i costi: dove colpirà la scure ancora non lo sappiamo, la sindaca ha laconicamente parlato di tagli a Servizi non essenziali: per ora sono aumentate le tariffe, dai rifiuti all’IMU, per portare una dozzina di milioni in più nelle casse comunali.

 

 NUOVA ZTL

Nasce la nuova ZTL, estesa dalle 7.30 alle 19.30, e non solo per sani propositi ambientali: porterà infatti nelle casse del Comune quasi 5 milioni di Euro all’anno. Gli studi eseguiti da 5T, la società partecipata dal Comune che si occupa di mobilità urbana, esclude che la sola imposizione della nuova ZTL riduca lo smog: chi era abituato ad attraversare il centro farà una strada più lunga muovendosi lungo le vie limitrofe. Per raggiungere l’obiettivo di ridurre le emissioni sarà necessario abituare i cittadini a spostarsi rinunciando alle auto, ma questo richiede gradualità e servizi migliori. Milano ad esempio ha introdotto un’area di traffico a pagamento molto più estesa, ma ha quasi 120 stazioni di metropolitana contro le 21 di Torino.

Si son fatte sentire forti le proteste dei commercianti che temono la “desertificazione“ del centro. Di certo Appendino e i suoi assessori non hanno brillato per capacità di dialogo: l’ultima incontro ufficiale con le associazioni è avvenuto a dicembre 2017.

 

JUST THE WOMAN I AM

Domenica 3 marzo 20.000 persone hanno preso parte ad una marcia pacifica, allegra, trasversale (per genere, età, credo politico e religioso), testimoniando l’impegno per una maggiore attenzione contro le discriminazioni verso la donna.

Abbiamo partecipato con una ventina di colleghi consiglieri di maggioranza e minoranza.

TORINO CHIEDE  UN CONFRONTO A SALVINI

 Il Consiglio ha approvato un Ordine del Giorno che ho presentato per chiedere al ministro Salvini un confronto sulla Legge 132, che ha reso operativo il cosiddetto “Decreto Sicurezza”. Si chiede al Governo l’apertura di un confronto con la Città e con l’ANCI per rivedere alcuni aspetti di una legge molto discutibile sotto il profilo della garanzia dei diritti, tant’è che molte Regioni, tra cui la nostra, hanno avviato un percorso di ricorso alla Corte Costituzionale.

In particolare ai titolari di permesso di soggiorno che richiedono l’asilo non viene più riconosciuta l’iscrizione all’anagrafe, e di conseguenza non vengono garantiti quei diritti costituzionalmente previsti quali cure mediche, studio e formazione professionale. In più la legge ha eliminato la protezione umanitaria, riconosciuta sinora a quelle persone che sono scappati dai paesi di origine per “seri motivi” di carattere umanitario (grave instabilità politica, episodi di violenza, mancato rispetto dei diritti umani, carestie o di disastri ambientali…).

Questo aumenterà considerevolmente il numero di stranieri irregolari che permarranno sul territorio, favorendo situazioni di marginalità e irregolarità: solo in Regione Piemonte si stimano oggi più di cinquemila persone.

 

TAV

 Con una discussione molto animata, il Consiglio ha respinto l’Ordine del Giorno che chiedeva il sostegno alla realizzazione della TAV.

Telt (la Società italo-francese incaricata della realizzazione dell’opera) ha nel frattempo pubblicato i bandi per le manifestazioni di interesse, nonostante la lettera volutamente ambigua inviata dal premier Conte per mantenere aperta la possibilità di stoppare l’opera.

Io rimango dell’idea che la questione fondamentale, al di là delle motivazioni tecniche,

rimane il chiedersi se esiste un punto di non ritorno, nel processo di realizzazione di un’opera, in cui non è più lecito disattendere gli impegni presi.

Esiste un trattato internazionale, con UE e Francia, che risponde ad una strategia assunta a livello comunitario: quindi non impegna solo l’Italia ma tutti gli attori che hanno concorso a quel disegno, che insieme si sono assunti doveri ratificati da 4 trattati internazionali e da 7 accordi intergovernativi.

 

 CORTE DEI CONTI

 Ho sottoscritto una interpellanza generale sulle osservazioni fatte dalla Corte dei Conti, che ha severamente ammonito l’Amministrazione sulla vendita delle azioni IREN per “tappare” i buchi di bilancio, definendolo “frutto di un mero artificio contabile, elusivo di un vincolo normativo”:  insomma non ci sono andati leggeri. Appendino ha risposto che non si poteva fare altrimenti per evitare il default, vedremo.

LO STRANO CASO DELLA CARLUCCIO

La Biblioteca Carluccio, aperta nel 1982 all’interno del Centro Civico di via Monte Ortigara in Circoscrizione 3, è stata chiusa per interventi di manutenzione nel gennaio 2015. Ad oggi, nonostante Sindaca e l’assessora alla Cultura avessero postato video sui social in cui dichiaravano che la riapertura sarebbe avvenuta entro l’estate scorsa, nulla si sa sulla effettiva ripresa del servizio.

Ho quindi presentato l’interpellanza per avere risposte chiare e ufficiali, cui l’assessora Leon ha risposto segnalando problemi legati alla dotazione degli arredi (quelli precedenti non erano più a norma), garantendone però la riapertura a breve anche se, nota bene, priva di scaffali e quindi di libri!

Ora, è come aprire un cinema senza schermo, o una farmacia senza farmaci… siamo al Teatro dell’Assurdo. Le biblioteche civiche sono linfa per la vita culturale (e sociale) della città, monitorerò affinché si trovino i fondi per sostituire gli scaffali.

 

FRIDAYS FOR FUTURE

Venerdì 15 migliaia di giovani hanno marciato per il centro di Torino, come in moltissime altre città del mondo, per richiamare l’attenzione sulle conseguenze catastrofiche che il nostro comportamento non responsabile sta producendo sul pianeta. Il ragazzi hanno sostato a lungo sotto il Municipio, scandendo slogan e agitando cartelli di monito: non esiste un pianeta B.

Questo pianeta sarà la casa loro e dei loro figli, la nostra responsabilità di adulti, cittadini e amministratori è enorme, bisogna agire subito a tutti i livelli nella ricerca di politiche efficaci per l’ambiente.

 

DULCIS IN FUNDO

Si è svolta a fine mese la sesta edizione di Biennale Democrazia, con il titolo ”VISIBILE INVISIBILE”: un programma fitto di incontri interessanti, che hanno sviluppato riflessioni sulle distorsioni prodotte da un mondo “ad altissima visibilità”. Informazioni, immagini e dati sono divenuti il tessuto connettivo delle nostre esistenze. Guardare non basta: occorrono strumenti per comprendere, spazi di scelta, obiettivi da perseguire.

 

Al solito segnalateci impressioni, suggerimenti e richieste a questi indirizzi:

scrivi@francescotresso.it

listacivica@comune.torino.it

A presto, vi tengo informati

Francesco


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