Oneri e manutenzioni


La previsione di bilancio fa cassa con l’urbanistica

Appellandosi alla legge di stabilità del 2016, la Giunta Appendino ha deciso che per il prossimo triennio si potranno destinare i proventi degli oneri di concessioni edilizie per spese correnti di manutenzione ordinaria (verde, strade, ecc.).
Nulla da eccepire, la legge lo consente, ma una gestione corretta vorrebbe che tali proventi venissero destinati a nuovi investimenti e non alle manutenzioni.

Lo scorso novembre il Consiglio Comunale ha approvato un assestamento di bilancio che già faceva ricorso ai proventi dell’urbanistica per la spesa corrente, ma la responsabilità venne attribuita alla giunta Fassino che aveva lasciato una pesante eredità di bilancio. In quell’occasione i consiglieri M5S presentarono contestualmente una mozione che impegnava la Giunta a non utilizzare in futuro tali entrate, sottolineando come “non sia corretto in condizioni ordinarie, utilizzare gli oneri derivanti dai permessi di costruire per finanziare la spesa corrente”.

Ora Sindaca e Giunta decidono che quella mozione, presentata dai loro stessi consiglieri, vada annullata giustificando questo “cambio di orientamento” con una serie di motivazioni da equilibristi, sicuramente già note al momento dei provvedimenti.

Non ci sembra, diciamolo, un esempio di coerenza e neanche di democrazia partecipativa: usare le trasformazioni urbanistiche per il bilancio non andava bene per la precedente Amministrazione, ma quando poi bisogna governare e fare delle scelte, si viene meno alle motivazioni ideologiche sbandierate in campagna elettorale.


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