Tagli drastici alle scuole dell’infanzia paritarie


Meno scuola per alcuni

In questi giorni la Giunta Appendino sta varando il Bilancio di previsione 2017. Tra i tagli più consistenti c’è quello del 25% sulle scuole dell’infanzia paritarie (cattoliche ed ebraica), che passa da 3 milioni a 2 milioni 250 mila euro.

Questa decisione ha un impatto drastico, incidendo su ben 55 scuole, su piú di 5.000 bambini, cattolici e non, e su un servizio educativo strettamente complementare a quello delle strutture comunali.

Appendino aveva dichiarato che eventuali tagli sui servizi essenziali sarebbero stati lineari, mentre non toccano le scuole comunali, generando nei fatti una discriminazione tra i bambini che vanno alle paritarie e quelli che frequentano le comunali.

Tutto ciò sebbene il costo annuo sostenuto dalle casse del Comune per ogni bambino che va alle paritarie sia un decimo di quello sostenuto per il bambino che va alle comunali (600 euro/anno contro 6.000). Senza dimenticare che tra questi 5.000 bambini ci sono quote significative di bambini stranieri e disabili, per i quali la scuola dell’infanzia rappresenta uno straordinario veicolo di integrazione.

Chiederemo il ripristino delle risorse per garantire la certezza di questo servizio alle famiglie torinesi e ai 500 lavoratori.

Tresso Francesco (Lista Civica per Torino)
Canalis Monica (Partito Democratico)
Lubatti Claudio (Partito Democratico)
Magliano Silvio (Moderati)
Tisi Elide (Partito Democratico)

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