Giugno 2017


Cari amici,

il mese di giugno rimarrà tristemente impresso nella memoria dei torinesi per i tragici incidenti di piazza San Carlo, in cui ha perso la vita una donna di 38 anni e più di 1500 persone sono rimaste ferite.

UNA CITTA’ NON GESTITA

A partire dal 3 giugno qualcosa si è incrinato nel rapporto con la città, la sindaca Appendino ha tardato a chiedere scusa e non ha ammesso responsabilità circa le misure preventive che dovevano essere adottate, insieme a Prefettura e Questura. Nei giorni successivi è stata adottata di fretta un’ordinanza che regola la vendita di alcoolici e bottiglie di vetro, con un atto non sufficientemente chiaro che ha generato situazioni di conflitto sfociate negli incidenti di Piazza Santa Giulia.

Ne emerge una situazione di degrado, di città NON gestita, di città che ha paura. E la modesta partecipazione della gente alla festa di San Giovanni ne è una conferma. E’ grave, non è questa la città che vogliamo.

Torino è stata capace di organizzare bene eventi importanti in passato (dalle olimpiadi all’ostensione della Sindone) e anche nel 2015, in occasione della precedente finale di Champions, furono adottate misure più restrittive. Sicuramente è cambiato il contesto, il terrorismo internazionale ha stravolto la percezione del pericolo. Proprio per questo reputo inaccettabile la risposta data dalla Sindaca in sala rossa: “sono stati applicati protocolli consolidati”. Non basta più: in questi 2 anni, dopo il Bataclan, Nizza e Berlino, è cambiato il mondo, non è consentito improvvisare e prevenire diventa imprescindibile.

Anche in occasione di un’altra emergenza affrontata dalla Sindaca in occasione dell’alluvione del novembre scorso la macchina comunale ha manifestato gravi lacune: per questo ho presentato una mozione in cui si chiede alla Giunta di provvedere in tempi rapidi ad una revisione del Piano di emergenza comunale.

Come capigruppo di minoranza abbiamo chiesto di aprire una commissione di indagine per accertare le responsabilità in capo alla struttura comunale per gli incidenti di piazza San Carlo: un atto doveroso nei confronti di Torino, dei feriti e di tutti i cittadini.

Mi è stato chiesto di presiedere tale Commissione di indagine, tanto dalla minoranza che dalla maggioranza cinque stelle, che si è espressa favorevolmente riconoscendomi competenze tecniche utili per questo ruolo. Come spesso accade, in aula sono invece prevalse logiche politiche, per cui sono stati chiamati a far parte della commissione consiglieri di partiti con maggiore rappresentatività e la presidenza è andata al PD.

Rimango fiducioso che si saprà dare risposte chiare e tempestive alla città.

UN ANNO DI APPENDINO

Ad un anno dall’insediamento della Giunta Appendino, come movimento civico (in tutte le sue componenti, regionali, comunali e circoscrizionali) raccogliamo un sentimento di forte preoccupazione e perplessità espresso da buona parte della cittadinanza che non si riconosce nelle scelte dell’Amministrazione.

Coerentemente con il nostro spirito civico vogliamo riportare l’attenzione sul merito,  focalizzando la discussione su temi e istanze che garantiscano la buona gestione della Città senza indugiare in discussioni politiche poco comprensibili: per far questo proponiamo una “Carta per Torino”, che vi allego, in cui rappresentiamo i 10 punti nevralgici che riteniamo siano stati disattesi in questo primo periodo del mandato.

Questi sono i temi su cui continueremo a lavorare dall’opposizione, senza concedere sconti ma sempre disponibili al confronto per il bene della città.

Vi chiedo di sottoscrivere la carta sul seguente sito (basta cliccare sul testo) Carta per Torino e di far girare tra i vostri conoscenti, grazie!

MALAMOVIDA A SAN SALVARIO

Ho presentato un’interpellanza per chiedere all’Amministrazione come intendesse rispondere ad un comitato di cittadini che ha deciso di far causa al Comune per disturbo della quiete pubblica, a seguito della pubblicazione di un rapporto dall’Arpa che certifica come i valori di rumore sono costantemente oltre i limiti, con picchi tra le 23 e le 3 di notte.

Mi ha risposto in aula l’assessore al Commercio invece della Sindaca, in quanto è stato ritenuto il problema di carattere commerciale e non di sicurezza urbana. L’assessore Sacco ha presentato un lungo elenco di interventi sanzionatori da parte dei Vigili Urbani, che evidentemente non hanno prodotto granché se i cittadini poi si muovono per vie legali. Non ha parlato invece di politiche di informazione e sensibilizzazione per il rispetto dei diritti di tutti, in primis i residenti che hanno diritto al riposo notturno.

EX IPAB E BUON PASTORE

L’Assessore al bilancio Rolando ha utilizzato, per chiudere il bilancio 2016, più di 4 milioni di Euro provenienti dal valore del patrimonio immobiliare del Buon Pastore, un ex IPAB (Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza) che era stato sciolto dalla precedente amministrazione nel 2012. All’epoca dello scioglimento era stato approvato un emendamento che impegnava il Comune a destinare i benefici economici a sostegno delle persone e delle famiglie povere o in condizioni di fragilità sociale.

Interessante che all’epoca il M5S, per conto dei consiglieri Appendino e Bertola, avesse dichiarato: Prima del voto il consigliere Bertola (Movimento 5 Stelle) è intervenuto ricordando che: “Quella delle ex Ipab e del loro scioglimento è una vicenda importante perché riguarda patrimoni accumulati nel corso di secoli e destinati agli indigenti. In questo momento storico è particolarmente importante che quei patrimoni rimangano vincolati al sostegno degli indigenti e che qualunque cosa si decida sulla valorizzazione dell’ingente patrimonio immobiliare del Buon Pastore non si diluiscano i benefici economici nella spesa corrente per il welfare”.

Ma la Sindaca ha la memoria corta e oggi anziché destinare quei fondi ai Servizi sociali per aumentare le scarse risorse rispetto ai bisogni, li utilizza per coprire le spese generali, ai fini del pareggio di bilancio. Un atto grave, che va contro il parere espresso anche da alcuni consiglieri 5 stelle, ma in totale spregio alle difficoltà di tante persone povere e famiglie disagiate e contro il volere di chi, nei secoli scorsi, aveva lasciato questo patrimonio per i poveri: un altro slogan della campagna elettorale, l’abolizione delle code davanti alle mense dei poveri, che viene accantonato.

DULCIS IN FUNDO

Nel mese di giugno abbiamo concluso il ciclo di 4 incontri organizzati da Cantiere Civico come Scuola di politica: lo scopo che ci siamo dati è quello di assicurare “dal basso” una difesa della democrazia, in primo luogo fornendo strumenti di conoscenza per elevare il tono del dibattito politico e rispondere a facili populismi con la formazione. Nei 4 incontri abbiamo approfondito i temi fondamentali su cui si fonda il nostro ordinamento costituzionale: il Parlamento, il Governo e la Magistratura). Il format che abbiamo sperimentato, un tecnico che illustra l’argomento ed un protagonista che racconta la sua esperienza diretta, è valido: bello vedere il coinvolgimento con cui hanno partecipato le persone soprattutto i giovani.

Riprenderemo dopo l’estate proponendo altri incontri per creare occasioni di confronto fra politica e cittadini

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Vi tengo aggiornati, a presto

Francesco

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