I nostri antenati beffati dalla Appendino


IPAB (istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza)

Con le colleghe Monica Canalis, Elide Tisi e Maria Grazia Grippo esprimiamo in questa breve nota il nostro netto dissenso alle politche di bilancio della Giunta #Appendino, che utilizza le risorse destinate alle fragilità sociali per ripianare i disavanzi.

Due secoli fa i nostri antenati torinesi costituirono cospicui patrimoni a favore dei poveri della città, col tempo confluiti nelle cosiddette IPAB. Stiamo parlando di milioni e milioni di euro, che la legge vincola a spesa sociale per preservare la volontà originaria dei benefattori.

Con la Deliberazione sull’alienazione di immobili di proprietà comunale, approvata nel Consiglio Comunale del 7 marzo 2018, la Giunta Appendino mette all’asta 477.664 euro di immobili ex IPAB e dichiara apertamente che utilizzerà questa cifra per appianare il disavanzo del Comune o al massimo per ridurre i tagli del welfare.

Ciò che sconcerta è che la Giunta rivendichi la propria scelta, tradendo spudoratamente lo spirito originario con cui nacquero questi patrimoni ma anche gli impegni assunti in campagna elettorale con i cittadini più fragili: intervenire a sostenere chi è più in difficoltà e non mettere una pezza ai bilanci. Oggi questi soldi dovrebbero servire ad incrementare la spesa sociale di Torino, e invece l’Assessore Rolando afferma di volerli usare per evitare di applicare tagli al sociale.

Monica Canalis, Maria Grazia Grippo, Elide Tisi, Francesco Tresso


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