Cerimonia


Targa a ricordo di Nanni Salio

Giovedì 22 marzo alle ore 11.00 rappresenterò la Città di Torino durante la Cerimonia di scoprimento di una targa all’interno dei giardini Cavour a ricordo di Nanni Salio.
La cerimonia avrà inizio presso l’Auditorium dell’I.C.S. Niccolò Tommaseo, piazza Cavour 1, Torino

Giovanni (Nanni) Salio 

(Torino, 24.12.1943 – 1.2.2016)

E’ stato uno dei più autorevoli esponenti della cultura nonviolenta italiana, attivo fin da giovane nell’impegno per la pace.

Laureato in fisica nel 1967, dopo alcuni anni di insegnamento nella scuola secondaria superiore, è diventato ricercatore presso la Facoltà di Fisica dell’Università di Torino.

Ha partecipato alle lotte per il riconoscimento giuridico dell’obiezione di coscienza e, negli anni Ottanta, ai campi estivi di insegnanti che si tenevano a Barbiana, sulle orme di don Lorenzo Milani che lì aveva fondato la sua scuola per dare la parola agli esclusi.

E’ stato collaboratore delle Edizioni Gruppo Abele di Torino, per le quali ha curato la collana di testi dedicati all’Educazione alla pace e altre importanti pubblicazioni sorte nell’ambito della ricerca sul tema, di cui è stato protagonista il celebre sociologo norvegese Johan Galtung, con il quale Salio ha stabilito negli anni una relazione di grande collaborazione ed amicizia.

Nel 1982 ha fondato, insieme ad altri amici dei movimenti nonviolenti piemontesi, il Centro Studi che poi ha preso il nome da Domenico Sereno Regis, altra eminente figura dell’impegno torinese per la partecipazione e la giustizia sociale. Dell’omonimo Centro, che negli anni è diventato un punto di riferimento non solo locale ma anche nazionale per il suo ricco patrimonio librario e archivistico specializzato, Nanni Salio è stato presidente fino alla morte.

Infaticabile sostenitore della nonviolenza espressa in tutte le sue forme, dalla riflessione teorica alle manifestazioni di protesta contro la guerra, dalla raccolta di testi e documenti all’avvio di molteplici iniziative, Salio è stato testimone di pace nei confronti di tutti e di tutte coloro che lo hanno incontrato.

Dal 1991 è stato, inoltre, segretario dell’IPRI, l’Italian Peace Research Institute, nato sul modello degli altri istituti nord-europei, come quelli di Oslo e di Stoccolma.


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