- 19 giugno, 2018
- Il mio impegno
Come ti blocco la malamovida?

Restrizioni più che innovazioni
Il Consiglio Comunale ha approvato lunedì la modifica del Regolamento di Polizia Urbana, introducendo un articolo che limita e vieta la vendita di bevande alcoliche dopo le ore 21.
La Delibera proposta dalla Giunta richiama nel titolo il concetto di tutela della quiete pubblica e privata, ma non credo che un’azione mirata unicamente a colpire lo smercio di alcol possa bastare.
Invano abbiamo chiesto come minoranze di attuare misure maggiormente articolate, che coinvolgessero tutti, dai residenti agli esercenti dei locali ai frequentatori della notte.
Campagne di sensibilizzazione volte ad educare al rispetto dei diritti di tutti, individuare nuove zone di aggregazione che contribuiscano a diluire le concentrazioni di giovani (non solo i Murazzi, la cui riapertura ancora è un’incognita, ma anche diversi locali chiusi da tempo in zona Valentino), un’offerta culturale più attrattiva con concerti ed eventi per i giovani nel periodo estivo: non necessariamente un ragazzo per divertirsi chiede di riempirsi di alcol.
Oltre a questo nessuna garanzia di poter far rispettare le nuove disposizioni, perché, come affermato dal capo dei vigili urbani, l’età anagrafica del corpo è alta e in media gli agenti non sono più idonei per i servizi notturni su strada.
Altre città europee (Amsterdam per citarne una) hanno provato a sperimentare azioni nuove, quali l’introduzione della figura del “Sindaco di Notte” o l’applicazione di una caparra su bicchieri e bottiglie, in modo da disincentivare lo spargimento del vetro.
Ma questa lungimirante Amministrazione sceglie di vietare invece di proporre. Restrizioni più che innovazioni.