Costi aumentati per gli staffisti


Invece di ridurli, sono aumentati

Appena insediata la Sindaca ha promesso che avrebbe tagliato del del 30% i costi della politica creando un fondo da 5 milioni di euro per i giovani disoccupati. In risposta ad un’interpellanza generale da me presentata per verificare come stesse attuando questo risparmio, Appendino snocciola dati non corretti per 2 ragioni, una di carattere formale e una di carattere politico.

Sotto il profilo formale attribuisce ai costi “politici” della Giunta voci che competono invece alla normale amministrazione della Città. Nel “risparmio” sugli staffisti conteggia anche il costo del Direttore Generale assunto da Fassino, figura che non ha funzioni politiche ma coordina risorse e attività del Comune, così come succede a Roma, Milano, Napoli. Analogamente i dirigenti che erano stati assunti a tempo determinato grazie alla legge Bassanini erano inseriti in organico alla città, e non a servizio della Giunta. Per correttezza andrebbero allora considerarti nel confronto anche i costi dei dirigenti assunti esternamente dall’Amministrazione Appendino, come il neo comandante della Polizia Municipale o le figure dirigenziali  prese a comando da altre amministrazioni.

Ma sui tagli alla dirigenza questa amministrazione è poi così virtuosa? L’accordo sottoscritto a febbraio e successivamente ratificato con Delibera di Giunta (mecc. n. 2018 01630) prevede che si possano sommare premi anche per le posizioni ad interim sulla stessa linea di comando organizzativo: in pratica se un direttore di divisione copre anche il posto di dirigente di settore sottoposto (a se stesso), duplica il premio. Ci saranno quindi dirigenti che prenderanno il premio più volte, compensando il “teorico” taglio del 15% indicato da Appendino (si consideri che sono una cinquantina le posizioni ad interim o a scavalco indicate sull’organigramma della Città).

 

Appendino dice poi di risparmiare avvalendosi virtuosamente di risorse interne per il ruolo di responsabile del suo ufficio stampa: certo, dopo che quello precedente è stato accusato di peculato. Per quel che mi riguarda bene avrebbe fatto a spendere 2 soldi in più scegliendo persone dotate di maggior profilo istituzionale.

Per quanto riguarda gli staffisti ex art. 90, ovvero quelli assunti esternamente all’Ente a servizio di Sindaca e Assessori, per stessa ammissione della Sindaca i costi aumentano rispetto alla precedente amministrazione. E come sono stati scelti? Direttamente senza alcuna selezione pubblica, così come i collaboratori interni, nonostante in campagna elettorale si fosse detto di far ricorso a competenze specifiche e meritocrazia.

Dai dati raccolti emerge come Appendino affolli i suoi uffici aumentando di un’ottantina di dipendenti in organico nel suo gabinetto. Ci spiega che ciò deriva da una riorganizzazione degli uffici che ha comportato di accorpare centralmente alcune funzioni, come l’ufficio che si occupa di eventi. Ottimo risultato, a giudicare da cosa è successo in piazza San Carlo.

In realtà la scelta di trasferire risorse verso gli uffici centrali risponde alla necessità di aumentare il consenso.

80 persone in più nel suo gabinetto, corrisponde al numero di addetti impiegati nelle anagrafi periferiche. Mi sembra un dato significativo.

Questi sono i veri costi che le scelte politiche fanno pagare alla città: 1,5 milioni di euro all’anno in più di emolumenti trasferiti agli uffici centrali. Complimenti per la coerenza: prima ci presentano il refrain dell’attenzione alle periferie in campagna elettorale, poi si depauperano le circoscrizioni e si lasciano scoperti i servizi sul territorio per avere un esercito di collaboratori nel proprio gabinetto. Ecco il nuovo che avanza…


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