il Rapporto Rota 2018


LA TORINO DEL RAPPORTO ROTA

Il dottor Luca Davico, del Centro Einaudi Torino ha presentato dati resi noti un mese fa con la pubblicazione dell’ultimo Rapporto ma anche dati inediti.
Nell’area metropolitana e nella città di Torino continua a scendere il numero delle imprese, terziario e industria producono poca ricchezza in paragone al resto d’Italia, va male l’occupazione giovanile (dove siamo il sud del nord),

è eccessivo il numero di super e ipermercati rispetto al potenziale di mercato, anche il commercio on line è debole in un quadro nazionale tra i più deboli d’Europa, ed è scarsa l’offerta turistica ricettiva alberghiera ed extra-alberghiera.
Torino è la metropoli meno terziarizzata d’Italia, nonostante proprio il terziario abbia creato più occupazione negli anni  tra lo scoppio della crisi nel 2008 e il 2017. Torino, aiutata dal turismo non aiuta abbastanza il turismo, con un’offerta tra le più basse in Italia di eventi fieristici, scarsa offerta di posti letto sia in campo turistico, sia per gli studenti fuori sede, per i quali  la città, dopo Bologna, è leader italiana. Meno frequentate del previsto le cosiddette “valli olimpiche” mentre “ristagnano”, spiega Davico, quelle del Canavese e le valli di Lanzo.
I dati sul turismo sorprendono anche in relazione allo spartiacque rappresentato dal 2006, anno delle olimpiadi: il picco di visite, sia dall’Italia che dall’estero è infatti arrivato nel 2005, alla vigilia dei Giochi (a riprova, dice Davico, che gli investimenti fatti in precedenza sulla città hanno pagato più dell’evento in sé).

    Condividi su

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *