TAV, ancora


OdG respinto

Con una discussione molto animata, il Consiglio dell’11 marzo ha respinto l’Ordine del Giorno (depositato il 12 novembre 2018) che chiedeva il sostegno alla realizzazione della TAV.

Telt (la Società italo-francese incaricata della realizzazione dell’opera) ha nel frattempo pubblicato i bandi per le manifestazioni di interesse, nonostante la lettera volutamente ambigua inviata dal premier Conte per mantenere aperta la possibilità di stoppare l’opera.

Io rimango dell’idea che la questione fondamentale, al di là delle motivazioni tecniche, rimane il chiedersi se esiste un punto di non ritorno, nel processo di realizzazione di un’opera, in cui non è più lecito disattendere gli impegni presi.

Esiste un trattato internazionale, con UE e Francia, che risponde ad una strategia assunta a livello comunitario: quindi non impegna solo l’Italia ma tutti gli attori che hanno concorso a quel disegno, che insieme si sono assunti doveri ratificati da 4 trattati internazionali e da 7 accordi intergovernativi.


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