Maggio 2019


Cari amici,

l’attività del Consiglio Comunale nello scorso mese è stata rallentata dalle consultazioni europee e regionali del 26 maggio, i cui risultati hanno avuto ripercussioni importanti anche per la città.

A livello europeo, il voto ci dice che il sovranismo di Salvini e Le Pen è stato per fortuna arginato, e sarà marginalizzato dal governo delle istituzioni: pessima notizia per il nostro governo, ma ottima per gli italiani. La forza dei populisti destrorsi si è  concentrata visibilmente nelle aree del disagio e in quelle più arretrate: i Land dell’Est Germania (AFD primo partito), Francia del Nord industriale e agricola, oltre ovviamente a tutti i Paesi dell’Est.

L’Italia accentua la sua posizione anomala in Europa: si è rimasti praticamente soli a prendercela con l’Europa “nemica”, sarà difficile partecipare alla nuova costruzione come protagonisti e la procedura di infrazione avviata in questi giorni non è un bel segnale. Sono convinto che l’Europa debba rimanere il luogo di riferimento per la ricomposizione di qualsiasi nuova politica, soprattutto se progressista. I risultati del voto interrogano le Regioni del Nord, che si sono affidate a Salvini per difendersi dai 5 Stelle, considerati come una  minaccia assistenzialista e di ostacolo allo sviluppo, ritenendolo più credibile del PD e dell’opposizione di centrosinistra.

Lo confermano i risultati del Piemonte: erano nell’aria, anche se i sondaggi sembravano più ottimistici. Alberto Cirio, in scia alla Lega pigliatutto, ha vinto con un margine maggiore di quello atteso: 49,8% delle preferenze (oltre 1 milione di voti), quasi la maggioranza assoluta. Il centrodestra avrà ben 33 consiglieri su 51, e di questi 23 saranno consiglieri leghisti, che avranno assoluto dominio politico nel governo e sul Presidente stesso. Al centrosinistra vanno 13 seggi, uno per stella al M5S. La lista civica è la seconda realtà del centrosinistra (3,33%), ma segue il trend generale perdendo rispetto a 5 anni fa: è mancata la capacità di lavorare ad un progetto politico che aggregasse tutti i soggetti “civici” (Lista Chiamparino, +Europa, Demos, Italia in Comune..), e credo che in questa direzione bisogna guardare per costruire nuove proposizioni in futuro.

Un fattore non irrilevante è rappresentato dal 44% di astensionismo: tradotto in numeri (per le Europee) significa oltre 26 milioni di italiani su 51,4 di votanti. Tenendo conto di questa percentuale, il consenso reale di Salvini non è del 34%, ma del 18%. Analogamente, il PD ha il 13% e il M5S il 9%.

E’ un dato significativo, perché il non voto non necessariamente equivale ad un espressione di passività. Molte persone non votano più ma fanno lotte, vertenze sindacali, volontariato, associazionismo, sono cittadini/e attivi/e, molto più attivi/e di chi magari non fa nulla anche se poi mette una croce su una scheda.

Occorre tenere conto della forza rappresentata da queste energie “congelate”: cercare alternative alle urne senza costruire alternative sociali è insensato, come costruire la casa cominciando dal tetto.

Torino rimane l’unica roccaforte del centro sinistra (PD primo partito con il 30%), mentre il M5S, che nelle elezioni comunali del 2016 aveva toccato il 30%, esce fortemente ridimensionato, precipitando al 13%: un segnale forte alla sindaca Appendino, lanciato proprio da quelle periferie che lei stessa aveva cavalcato per ribaltare il centro sinistra e che hanno ora preferito la Lega.

La città quindi non si riconosce nell’amministrazione che la guida: bisogna proporre un’alternativa per il 2021, per uscire urgentemente dal letargo in cui si è caduti.
Partire da un progetto che coinvolga tutti quei soggetti che nell’alveo del centrosinistra devono trovare spazio, sulla base di un programma e di un accordo politico condiviso. Poche linee ma chiare, che diano l’idea della città che si ha in mente: innovativa, inclusiva, attrattiva, sostenibile. Si spieghino le priorità e come si intende realizzarle. Se si saprà fare squadra su questo, se si saprà lavorare mettendo davanti l’interesse di Torino, il nome verrà scelto in base a chi meglio saprà interpretare questa capacità di cucire e a chi darà maggiori garanzie di realizzare il progetto.

 

Mi sono un po’ dilungato sulle elezioni, di seguito una breve sintesi dei principali argomenti che mi hanno visto impegnato in Consiglio nel mese di maggio.

 

BILANCIO CONSUNTIVO

I lavori delle diverse Commissioni sono stati dedicati soprattutto all’approvazione del Bilancio consuntivo del 2018 (a inizio maggio era stato approvato il DUP – Documento Unico di Programmazione ed il Bilancio di Previsione Finanziario per il periodo 2019-2021), che chiude esattamente la prima metà del mandato di Appendino. Nel mio intervento in aula ho evidenziato la carenza della politica, intesa come capacità di fare scelte e di dare priorità, ovvero di governare secondo un indirizzo preciso. Un bilancio da cui non si percepisce un’idea di sviluppo di Torino, ma che si limita a far quadrare i conti, con una certa disinvoltura nell’erodere il patrimonio della città. Davvero spaventa pensare al possibile futuro a valle di un’amministrazione priva di lungimiranza.

 

CANNABIS

E’ stata approvata la mozione (presentata ad ottobre 2018!) “Coltivazione su proprietà comunali di cannabis  ad uso medico (cosiddetta cannabis a scopo terapeutico o cannabis terapeutica)”. Ho votato la mozione in quanto favorevole all’utilizzo terapeutico, rimango critico per ciò che concerne la sua applicazione nel territorio comunale: le normative per la coltivazione sono molto restrittive e prevedono di predisporre siti fortemente protetti e vigilati, con spese elevate. Insomma, più propaganda politica che progressismo vero e proprio, come dimostra il fatto che nei giorni successivi la mozione è stata vanificata dalla sentenza della Cassazione sulla vendita illecita dei derivati della cannabis.

 

MURAZZI DEL PO

 È stato approvata la revisione del regolamento n° 362 che riguarda il Complesso dei Murazzi del Po. In particolare sono state riviste le norme e le restrizioni circa l’uso delle arcate e dei dehors sulle sponde. Era dovuto, considerando che la chiusura dei Murazzi da oltre 2 anni congestiona la Movida in altre zone della città (San Salvario e Santa Giulia in primis), anche se purtroppo il provvedimento arriva tardivo e per la riapertura si aspetterà la prossima primavera.

 

DECENTRAMENTO

 E’ stata istituita una Commissione Speciale sul Decentramento, della quale sono stato nominato vicepresidente. La Commissione lavorerà per un anno, è necessario che si faccia un lavoro proficuo nell’ottica di completare il percorso, che era già stato avviato dalla scorsa amministrazione, per ridurre il numero e ridefinire il ruolo delle Circoscrizioni. E’ un tema politico importante, le Circoscrizioni sono un’entità politica in quanto rappresentate da persone direttamente elette, per cui rivestono una funzione di garanzia dei cittadini: dovrebbero rappresentare un’opportunità per coinvolgerli maggiormente nell’amministrazione della cosa pubblica.

Si parte con una fase di ricognizione in cui si darà voce a tutti gli Enti e le associazioni del territorio, bisognerà successivamente convergere su proposte concrete per attuare il decentramento.

 

DULCIS IN FUNDO

 Come preannunciato con la precedente newsletter, si sono svolti i 4 aperitivi letterari inseriti nel circuito satellite del Salone Internazionale del Libro, il Salone Off.

Come Commissione Legalità (della quale sono vicepresidente) in collaborazione con i Garanti (cittadino e regionale) dei diritti delle persone private della libertà personale, abbiamo organizzato 4 aperitivi letterari per presentare libri che trattano di legalità. C’è stata una buona partecipazione di pubblico, ha fatto piacere vedere anche giovani agli incontri, che sono stati profondi e significativi, aiutando a spostare la nostra visione, spesso condizionata da pregiudizi.

Sulla scorta di questa iniziativa, stiamo pensando ad ulteriori incontri sul tema della legalità, seguendo un programma che veda cadenze periodiche di presentazioni nei diversi quartieri della città.

 

Al solito segnalateci impressioni, suggerimenti e richieste a questi indirizzi:

scrivi@francescotresso.it

listacivica@comune.torino.it

A presto,

Francesco


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