METROMAFIA


Metropolitana e infiltrazioni mafiose

 La storia infinita del completamento della linea 1 della Metropolitana di Torino aggiunge un altro capitolo.

La Società Infratasporti.to srl (InfraTo), di cui la Città di Torino è socio unico, ha concesso l’appalto a Transfima Geie che, come accade generalmente, ha subappaltato a diverse aziende l’esecuzione dei lavori.

Una di queste, la Società Segeco srl di Federico Semenzato (amministratore delegato e principale azionista) ha dato in affitto alla Società Se.Ge.Co. srl (di proprietà dei suoi fratelli) il ramo d’azienda nel quale rientrano i lavori riguardanti il completamento della Linea 1 della metro, tratta Lingotto – Bengasi.

Federico Semenzato è attualmente in carcere in regime di alta sicurezza, accusato dalla Prefettura di Venezia di associazione a delinquere finalizzata ad emettere fatture false per operazioni inesistenti e di riciclaggio di capitali mafiosi.

L’ufficialità del passaggio tra le due Segeco è stata notificata nel corrente mese di maggio, mentre l’affitto del ramo d’azienda risale a dieci mesi orsono, quando erano già stati contestati allo stesso Federico Semenzato reati che avrebbero dovuto far scattare le interdittive antimafia per i lavori pubblici.

Ho quindi presentato un’interpellanza, sottoscritta dai capigruppo della minoranza, per chiedere conto di come si sia vigilato sul rispetto delle norme antimafia.

L’assessora Lapietra, nel Consiglio Comunale del 10 giugno, ha letto una nota trasmessale da Infra.To, che pur rispettando pedestremente la normativa antimafia lascia molti dubbi sulla superficialità con cui l’Amministrazione ha monitorato il cantiere della metropolitana.

Allo stato attuale, Infra.To è in attesa di ricevere comunicazioni da parte della Prefettura di Venezia per autorizzare o meno il subappalto a Se.Ge.Co. srl


    Condividi su

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *