Teatro Regio, siamo alla farsa


La laurea è superflua

Chiara Appendino, in qualità di Presidente della Fondazione Teatro Regio di Torino, affida la selezione del Sovrintendente alla società di consulenza PRAXI (vedi il bando). Nulla di strano. O forse sì, qualcosa.

Perché ad approfondire la vicenda emergono alcuni particolari perlomeno anomali.

Dopo settimane che si parla del Regio, e la Sindaca e il Sovrintendente in carica Graziosi vengono sonoramente fischiati alla presentazione della stagione (mai accaduto prima), si pubblica frettolosamente un bando a cui i candidati (si immagina di levatura internazionale) devono rispondere entro 2 settimane.

Quindi, nel giro di 4 giorni, entro il 19 luglio, la Società di consulenza provvederà a selezionare i papabili e ad inviargli il voluminoso dossier che costituisce il Piano industriale, perché lo studino ed «elaborino riflessioni e spunti» da proporre in sede di colloquio.

Viene il sospetto (a pensar male si fa peccato…) che l’attuale Sovrintendente Graziosi, che si ricandida e che ha collaborato alla lunga e tormentata gestazione del dossier, parta un tantino avvantaggiato.

Ma la chicca è che per questa figura apicale (parliamo di un contratto da 155.000 Euro/anno), sia sufficiente il diploma. Un po’ come se per selezionare il Direttore d’orchestra ci si accontentasse di una licenza in solfeggio. Sarà un caso, ma nel curriculum dell’anno scorso, il sovrintendente Graziosi dichiarava di avere un diploma di laurea in Scienze industriali, conseguito presso l’università privata di Herisau, in Svizzera. Se si scarica oggi il suo cv la laurea si è persa, e l’ateneo svizzero risulta chiuso, come si legge sul sito, a causa dei cambiamenti intervenuti con la legge federale sul coordinamento del settore universitario, che non gli consente di adeguarsi ai nuovi parametri richiesti. Prima gli esami si sostenevano via mail, e lo stesso ente puntualizzava che «i titoli conferiti impegnano solo l’Università stessa e sono rilasciati a titolo libero e privato», non riconosciuto in Italia. Insomma, qualche tendenza a millantare traspare.

L’Assessora Leon ci ha tenuto a chiarirmi, a seguito ad una richiesta di comunicazioni che ho presentato, che la scelta di avvalersi di un consulente esterno è dettata dal voler mantenere maggiore terzietà e trasparenza.

Sarà, a me sembra che ancora una volta questa Sindaca e questa Giunta non vogliano assumersi le responsabilità delle scelte. Se dopo un anno volevano confermare Graziosi, incuranti del fatto che all’interno del Regio si è creata un’atmosfera pesante, perché non farlo, anziché nascondersi dietro un concorso farlocco? Si delega all’esterno, e non ci si mette la faccia.


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