Agosto – Settembre 2019


Cari amici,

riprendo ad aggiornarvi sulle vicende del Consiglio Comunale dopo una pausa estiva che è stata ricca di eventi a livello politico, a seguito del harakiri dell’ex Ministro dell’Interno (inspiegabile a mio modo di vedere, se non per sue smanie di protagonismo) che ha determinato la nuova compagine di Governo.

Il Conte 2 nasce con un indubbio merito: mantiene l’Italia in Europa, e l’Unione Europea, con i suoi limiti ed interessi in conflitto, rimane la cornice entro cui collocare le politiche utili a governare i necessari cambiamenti istituzionali, economici e culturali.

Un’Italia a guida sovranista avrebbe comportato gravi rischi, e non solo economici: il fatto di avere agli Interni una persona con un senso delle Istituzioni più alto di quello che si percepiva dal Papeete Beach, oltre ai primi passi condivisi a livello europeo in tema di migranti, mi sembrano già due elementi di cambiamento in meglio.

Ora si tratta di capire la tenuta del Conte 2, un test fondamentale saranno le scadenze elettorali in sette regioni da qui a maggio 2020: il fatto che in Umbria (e non solo) l’alleanza di Governo PD-M5S stia tentando di riprodursi convergendo su una candidatura, evidenzia come il sistema dei partiti tradizionali sia in grave difficoltà.

Per me la proposta di un progetto civico può superare l’incontro difficile fra le parti politiche, con l’innesto di nuove candidature che vengano dall’esperienza del mondo del lavoro, dell’associazionismo, delle professioni: in una parola, di gente che apporti nuova competenza alla politica e non che si sostituisca alla politica.

Gli accadimenti nazionali hanno avuto immediate ricadute anche su Torino: intanto abbiamo “perso” l’assessora Paola Pisano, diventata Ministro dell’Innovazione, che ha portato ad un rimpasto della Giunta: la Pisano è stata sostituita da Marco Pironti, docente di Economia delle Imprese, ed il consigliere pentastellato Antonino Iaria (architetto) è stato nominato assessore all’Urbanistica, in sostituzione  del “giubilato” Guido Montanari. Iaria promosso sul campo (è un fedelissimo dell’Appendino), ma non a pieni voti, in quanto la delega alla revisione del Piano Regolatore se l’è tenuta la Sindaca. Una mossa politicamente debole, che conferma come sull’urbanistica questa amministrazione abbia una visione inconsistente, e consideri la gestione quotidiana dell’edilizia totalmente separata da una prospettiva di sviluppo.

Ulteriormente, il nuovo assetto giallo-rosso nazionale ha aperto nuove ipotesi sulle future proposizioni per le prossime amministrative cittadine del 2021, con scenari che  fantasticano di possibili candidature congiunte. Personalmente sono perché nel tempo rimanente si mantenga il punto nell’evidenziare le forti incongruenze e le incapacità di questa amministrazione, che lasceranno la città senza linee programmatiche forti, con parecchi problemi interni alla macchina comunale irrisolti, dal ridimensionamento dell’organico alla gestione del bilancio in una prospettiva di investimenti. Sulla proposizione per il 2021 preferisco seguire una linea per cui, più che partire dalla ricerca di  una candidatura forte o di un soggetto politico da spendere, si lavori alla costruzione di un progetto che sappia intanto definire gli interlocutori, non solo politici ma rappresentativi delle diverse anime cittadine, per poi individuare le priorità e le linee di azione.

 

Di seguito una breve sintesi dei principali temi che mi hanno visto impegnato nel mese di settembre.

 

APPROVAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO

Nell’ultimo Consiglio Comunale di settembre è stato approvato il Bilancio consolidato del 2018: in pratica la norma prevede che i Comuni esercitino controlli sulle Società̀ partecipate  e controllate, valutando complessivamente i risultati dei consuntivi di 11 società controllate (tra le quali Amiat, Gtt, Soris e Smat), 3 partecipate (Iren, Finanziaria Centrale del Latte e Trm) e 5 enti strumentali.

La stessa Sindaca Appendino ha le deleghe sulle Partecipate e ha illustrato la delibera di approvazione: nel mio intervento ho motivato il mio voto contrario sottolineando il fatto che l’utile positivo del “gruppo” è stato salvato dalla vendita di azioni IREN, che ci metterà però in difficoltà nel mantenere peso all’interno della Società per conservare sul territorio le politiche di investimento e di innovazione. Complessivamente, lo stillicidio delle vendite delle partecipazioni denota una mancanza di strategia sia sul piano industriale che su quello finanziario.

 

CPR DI CORSO BRUNELLESCHI

Lo scorso 23 settembre è stata approvata la mozione in cui si chiede la chiusura del CPR – Centro di Permanenza e Rimpatrio di corso Brunelleschi; avevo sottoscritto la mozione a luglio, dopo la morte di un 32enne migrante originario del Bangladesh su cui la Questura sta indagando.

La mozione impegna la Città a promuovere verso gli Organi deputati la chiusura di questa struttura e, politicamente, ha il significato di sensibilizzare e porre l’attenzione su una struttura in cui convivono circa 150 persone, al di fuori di un ordinamento penitenziario e quindi spesso in condizioni di mancanza di dignità e di tutela dei diritti, come più volte dichiarato dai Garanti regionale e comunale delle persone private della libertà. Sono a tutti gli effetti luoghi di detenzione dove la gran parte delle persone trattenute ha l’unica colpa di aver abbandonato il proprio paese di origine per motivi umanitari, economici, politici.

 

ASSEMBLEA CIVICA A MILANO

Sabato 28 ho partecipato all’assemblea di Alleanza Civica a Milano, dove ho incontrato altri Amministratori Civici delle Regioni vicine tra cui il Sindaco di Milano Beppe Sala, confrontandoci sui temi dell’europeismo, dell’autonomia e della semplificazione, nell’ottica di lavorare ad un’agenda condivisa  e ricercando metodi di partecipazione ed azione politica che vadano oltre i partiti tradizionali.

 

BARATTOLO

Nonostante le richieste della Circoscrizione e di alcuni comitati locali e di cittadini che hanno firmato una petizione, la Giunta ha deciso di trasferire il mercato del libero scambio, il cosiddetto “Barattolo”, dall’area del Canale Molassi, sede storica del Balon, in un’area in via Carcano, zona Colletta, prevedendo il trasferimento obbligato degli espositori. Questo ha causato una situazione di confusione, perché gli espositori si sono rifiutati di traslocare la loro attività nella giornata del sabato, per non diminuire le vendite dovute alla vicinanza del tradizionale Balon.

Il Balon d’altronde nasce 150 anni fa a Porta Palazzo proprio come mercato delle pulci e degli stracci ed ha sempre mantenuto quel mix di mercato “povero” (con il recupero dell’usato) affiancato a quello più ricco dei mobili e del brocantage.

Ho presentato una mozione per impegnare la Sindaca e la Giunta a valutare misure di concertazione con la Circoscrizione 7 e con le realtà̀ del quartiere, per definire un programma temporale per un trasferimento graduale degli espositori, nel tentativo di evitare misure coercitive che possono generare tensioni. Per ora la mozione non è ancora stata discussa, vedremo.

 

DULCIS IN FUNDO

Sono stato invitato a organizzare come Lista Civica un incontro nell’ambito del Festival dell’Unità, in vista di Torino 2021. Ho chiamato sul palco 7 ragazzi trentenni, in un dibattito intitolato “Partire o investire?”, perché raccontassero come stiano investendo il loro futuro a Torino e  per capire quale città abbiano in mente. Sono emerse idee interessanti, per tutti l’elemento comune è l’assenza della politica come elemento facilitante nelle loro forme di impegno. Abbiamo deciso di continuare il confronto, allargandolo ad altri ragazzi, per vedere come sia possibile tradurre in azioni politiche. 

 

Al solito segnalateci impressioni, suggerimenti e richieste a questi indirizzi:

scrivi@francescotresso.it

listacivica@comune.torino.it

A presto,

Francesco


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