LE SERRE DI CHIERI


Non chiudiamole

Nonostante la sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa tra Città Metropolitana di Torino, Città di Chieri, Università degli Studi di Torino, I.I.S. B. Vittone e Città di Torino del maggio scorso, il pericolo che la Città di Torino concluda la sua presenza nel compendio è alta.

La causa principale, a detta dell’Amministrazione, è il pensionamento di molti giardinieri comunali.

Con l’inevitabile indisponibilità per gli altri organismi di continuare a fruire delle serre, in attesa che eventuali finanziamenti da bandi regionali arrivino a compensare questa perdita di personale.

Con l’interpellanza “Ex Istituto Bonafous, serrare le Serre?” ho inteso allertare l’Amministrazione di questa incongruenza: si firma un Protocollo d’Intesa a maggio per la redazione di un progetto condiviso e a settembre ci si chiama fuori, adducendo come causa il pensionamento dei dipendenti (che non è poi così imprevedibile).

L’assessore Unia ha replicato nel Consiglio del 21 ottobre di come la Città intenda mantenere i propri impegni, pur se in modalità ridotta: si manterrà la portineria.

E si attendono, appunto, nuovi finanziamenti.

Di assumere nuovi giardinieri non se ne parla.

Ho richiesto un approfondimento nella Commissione competente.


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