Torino Centro Aperto


Poche idee ma confuse

La Sindaca Chiara Appendino e la sua assessora alla viabilità Maria Lapietra hanno più volte ribadito che il progetto “Torino Centro Aperto” (la nuova ZTL che vincola l’entrata al centro cittadino con un biglietto di ingresso a due ore di sosta comprese fino a cinque euro) sarebbe stato inaugurato come previsto all’inizio del 2020, per poi correggere la data e prometterla per la seconda metà del 2020.

Nonostante le ultime ricerche dell’ARPA, del luglio scorso, che certificano come a Torino le concentrazioni di PM10 siano dovute solo per il 13% al traffico veicolare. Se si estendono le valutazioni all’area metropolitana, il 61% del PM10 è causato dalle caldaie contro il 25% dovuto ai trasporti.

Nonostante ciò, l’Assessore all’Ambiente Alberto Unia, durante la presentazione del vademecum dedicato all’inquinamento realizzato con Arpa e Asl, ha dichiarato che l’indagine sui benefici ambientali della nuova ZTL verrà fatta solo una volta avviato il progetto “Torino Centro Aperto”, ovvero in corso d’opera.

Ho pertanto presentato un’interpellanza per avere contezza di quali scenari previsionali contabili siano stati considerati per inserire a Bilancio 2020 e 2021 le cifre rispettivamente di 3,8 e 6 milioni di euro e quali basi scientifiche abbiano determinato il progetto “Torino Centro Aperto”, con l’invito (a fronte di un compatto fronte dei commercianti contrari) di rivedere gli aspetti applicativi del progetto per definire una soluzione maggiormente  condivisa.


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