- 10 novembre, 2020
- Il mio impegno
Trasporto Disabili

La Tundo ancora carente
I protocolli dell’emergenza sanitaria impongono che le persone svolgono le loro attività nei centri diurni in piccoli gruppi, così come la disposizione sui pulmini segue la norma del distanziamento. Questa è stata la debole risposta dell’assessora Schellino alla mia richiesta di comunicazioni urgenti.
Dal 2 novembre scorso, la Tundo non ha potuto mettere a disposizione del servizio tutte le 10 linee di trasporto così come programmato, ma solo 5. La metà! Magra consolazione che questo disservizio sia stato segnalato al Tavolo con la Prefettura.
Il risultato è stato che, per non lasciare a casa gli utenti, alcuni genitori hanno provveduto personalmente al loro trasporto mentre per altri il servizio di trasporto è stato svolto dagli educatori abilitati dei Centri diurni.
È intollerabile affidare il trasporto agli operatori dei Centri quando c’è una ditta preposta a questo servizio. La Tundo non è nuova a questi disservizi, anche verso i propri dipendenti, con ritardi nel pagamento degli stipendi.
È stato proposto di ricorrere a nuovi modello di trasporto, visti i ripetuti disagi, coinvolgendo le cooperative che gestiscono i Centri diurni per esempio ma anche di esplorare come gestiscono questo servizio altre amministrazioni.