Novembre Dicembre 2020


Cari amici,

siamo al termine di un anno inverosimile, che mai avremmo pensato di vivere e che ci ha segnato nel sistema delle relazioni e nelle nostre abitudini di vita. Un anno respirato da una mascherina, che ci protegge e ci nasconde, alterando i nostri discorsi coprendo le espressioni. Tutti abbiamo avuto delle perdite e patito lontananze, per molti si è trattato anche di perdere il lavoro, o la possibilità di apprendimento. Viviamo come sospesi, in attesa che il potere salvifico del vaccino ci restituisca normalità. Sospesa mi sembra anche la città, in una fase di fine del mandato in cui la Sindaca Appendino è assente e il Consiglio Comunale è ostaggio di una maggioranza risicata: sono 4 i consiglieri 5S che hanno lasciato la maggioranza, mentre altri che son rimasti nel gruppo sono in disaccordo su molte questioni, come il destino della Cavallerizza Reale di cui si discute in questi giorni.

Nelle file del centrosinistra, a meno di sei mesi dalle elezioni amministrative, il quadro è ancora tristemente frammentato e si è lontani dall’aver individuato un nome per il candidato. Molti invocano le primarie, disposti anche a farle in digitale, come unica soluzione per uscire dall’impasse. Personalmente lo trovo uno strumento democratico, che ha senso se è capace di mobilitare molte persone ad esprimersi e non coinvolgendo solo i militanti, cosa che in piena pandemia vedo oggettivamente complicata. Quello che più mi preoccupa è che si sta riproponendo uno scenario simile a quello di 5 anni fa, come se la sconfitta di Fassino non avesse insegnato nulla, con candidature espressione più di logiche partitiche che di un progetto realmente innovativo per la città. Per contro il centrodestra è stato più capace di compattarsi dietro alla figura Paolo Damilano, nascondendo dietro al volto rassicurante di un imprenditore di successo le frange di una destra populista e inadeguata, così come ha dimostrato nella gestione della pandemia a livello regionale.

Io mi sto spendendo per compattare in un unico polo le diverse espressioni civiche che animano il centrosinistra, per poter avere un peso maggiore nella coalizione, portando competenze e capacità di interpretare le istanze di chi si sente lontano dalla politica, o non rappresentato dai partiti. Stiamo lavorando per costruire un’agenda politica che parta dal contributo del mondo delle associazioni, delle professioni e del volontariato, ricostruendo un nuovo quadro dei riferimenti cittadini.

Per supportare la nascita di una lista civica unitaria è stato lanciato un appello, che tramite un passaparola ha raccolto l’interesse di molti cittadini e dei media: lo trovate sul sito petizioni.com alla pagina http://bit.ly/3rfPSoR. Se lo condividete vi chiedo di firmarlo, per dar valore all’iniziativa che ha provocato qualche dissenso anche in campo civico. Se poi siete interessati a partecipare più attivamente, segnalatelo sul sito di www.capitaletorino.it o contattatemi direttamente.

 

Di seguito trovate una breve sintesi di alcuni dei temi che mi hanno visto impegnato a partire dal mese di novembre.

 

MONITORAGGIO DEI POLIAMBULATORI

Nel Consiglio comunale del 14 dicembre abbiamo approvato un Ordine del giorno che ho proposto, in cui si chiede di mantenere le attività specialistiche fornite dai Poliambulatori territoriali pubblici. Per fronteggiare l’emergenza Covid, molti poliambulatori sono infatti stati chiusi, dirottando risorse mediche ad altre funzioni, quali il contact tracing, che possono essere svolte da altro tipo personale. Questo fatto sta creando gravi conseguenze per i pazienti cronici e pluripatologici, come i cardiopatici o i diabetici, che hanno così perso i punti di riferimento del loro percorso di cura. Ho chiesto quindi di avviare un monitoraggio sull’assistenza specialistica territoriale, evitando per quanto possibile le interruzioni delle prestazioni specialistiche pubbliche, che sfavoriscono i cittadini maggiormente vulnerabili, per lo più anziani.

 

WI FI FREE PER LE COMUNITÀ MINORI NELLE CASE ATC

Lo scorso maggio, al termine del primo lockdown, avevo presentato una mozione per chiedere che venisse avviato un progetto finalizzato ad attivare connessioni wi-fi gratuite in alcune case ATC (Agenzia Territoriale per la Casa), in particolare pensando a quelle situazioni in cui sono maggiormente presenti minori in età scolastica, gravemente danneggiati nel loro percorso formativo se impossibilitati a seguire le lezioni in modalità DAD. Nel testo mi riferivo prioritariamente a quella decina di strutture ATC che ospitano comunità di minori, e facevo riferimento al fatto che ormai la connessine internet diventa un servizio essenziale, al pari degli allacciamenti alla rete idrica o elettrica.

Purtroppo la maggioranza 5S ha ritenuto di bocciare l’atto, dopo ben 7 mesi di stand by, perché si ritiene che debbano essere misure avviate a livello regionale o nazionale. E’ un refrain che abbiamo sentito molte volte durante questa pandemia, si rilancia sempre ai piani superiori. Peraltro non si parlava di grandi cifre, se pensiamo che si poteva partire da quella decina di situazioni ce la si cavava con qualche migliaia di euro, ma si dava un segnale e si metteva a fuoco la questione. Peccato.

 

E-COMMERCE LOCALE

Lo scorso maggio, ormai 7 mesi fa, ho presentato una mozione finalizzata a tutelare i negozi di vicinato con la creazione di portali e-commerce di quartiere, per offrire la possibilità ad ogni negozio di avere una propria vetrina virtuale di vendita. L’atto chiedeva che la Città attivasse un censimento dei negozi di vicinato interessati ad implementare una piattaforma per il commercio locale, ottimizzando il sistema di consegna a domicilio, tramite finanziamenti da richiedere a Camera di Commercio e Fondazioni bancarie. La maggioranza ha respinto la mia proposta ritenendo sufficiente la piattaforma esistente Torino City Love, che però si limita a censire i portali di alcuni negozi cittadini (in tutto una trentina), senza venire incontro a quelle realtà più penalizzate che non dispongono di un proprio sito.

 

TORINO PATRIMONIO UNESCO

Nel Consiglio del 30 novembre sono stati approvati 2 atti che ho presentato per valorizzare Torino e il suo territorio come patrimonio UNESCO. Da oltre 20 anni i 13 splendidi siti delle Residenze Sabaude possono fregiarsi dell’appellativo di Bene UNESCO, ma non sono adeguatamente segnalati: ho chiesto quindi che Torino, Creative City per il design, lanci un concorso tra giovani professionisti per raccontarlo. Analogamente ho proposto di candidare le fortificazioni alpine piemontesi e valdostane a patrimonio UNESCO, per stimolare un marketing territoriale che esalti la dimensione metromontana di Torino città delle Alpi.

 

UN TORÈT PER DISSETARSI

Nel quartiere di Pietra Alta, la zona a nord della città tra Falchera e Rebaudengo, è stata realizzata una pregevole riqualificazione di un area verde con piastre polivalenti per basket e calcetto, calcio balilla e tavoli da ping pong, nell’area tra il liceo Giordano Bruno e le case SNIA. Il progetto è stato portato avanti con la preziosa collaborazione dell’Agenzia di Sviluppo di Pietra Alta, finanziato dal Rotary Club, nell’ambito del programma AxTO. Purtroppo l’area manca di una fontanella, ho quindi presentato un’interpellanza per chiedere che SMAT accelerasse l’installazione di un torét, che dovrebbe essere realizzato a breve.

 

 

DULCIS IN FUNDO

Nel Consiglio Comunale del 14 dicembre sono stati approvati 2 ordini del giorno che chiedono giustizia per PatrickZaki e AhmadrezaDjalali.

Due ricercatori la cui storia è strettamente legata al nostro paese, 2 vite gravemente in pericolo, per salvare le quali si sollecita di attivare tutti i canali istituzionali e diplomatici, chiedendo alle autorità egiziane ed iraniane di rispettare i diritti umani.

 

 

Faccio a tutti voi i migliori auguri di buon Natale e di un 2021 di fiducia, in cui torneremo ad abbracciarci.

Francesco

Al solito segnalateci impressioni, suggerimenti e richieste a questi indirizzi:

scrivi@francescotresso.it

listacivica@comune.torino.it


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